Pronti a occupare l’aula. Il sindaco non riesce a trovare all’interno della sua maggioranza gli elementi adatti faccia un atto di umiltà.
Torna alla carica il consigliere comunale e vice Presidente della VIII Commissione sulla poltrona vacante all’assessorato ai Servizi sociali. Per Anastasi il sindaco non riesce a trovare all’interno della sua maggioranza politica gli uomini o le donne adatte a reggere oggi l’Assessorato al Welfare e deve trarne le conseguenze.
“La vergogna della crisi politica amministrativa dei Servizi sociali a Catania deve finire immediatamente! – scrive il consigliere in una nota -.
Il Sindaco colga l’occasione, dopo averne perse tante, per trarre da questa gravissima e vergognosa tragedia di stallo il coraggio per chiamare a sostegno della città che soffre le energie civiche migliori!
Un atto di umiltà come occorre fare quando si perde totalmente il controllo di certe emergenze!”.
Secondo Anastasi a questo punto non basta nemmeno più il conferimento di una delega, ma si deve costituire una seria cabina di regia aperta a tutte le rappresentanze del mondo sociale, del volontariato, con la collaborazione della prefettura.
“Sono anni – spiega – che propongo e lotto dai banchi dell’opposizione e in modo costruttivo anche da vice Presidente della VIII Commissione Servizi Sociali per un Welfare reale, permeante e no autoreferenziale; tutto ciò è stato ampiamente e pubblicamente illustrato dal sottoscritto e anche da altri colleghi consiglieri comunali più volte in questi anni, persino con l’ottenimento di una seduta di consiglio comunale straordinaria ad hoc a cui l’amministrazione comunale non ha dato alcun seguito”.
“In un momento così drammatico per la società catanese – conclude – si è assistito a staffette politiche dall’esclusivo sapore partitico correntizio ed elettorale.
Necessaria più che mai una svolta coraggiosa seria efficace, oppure, si chiede, “occorre forse procedere da parte delle opposizioni all’occupazione di un’aula consiliare da anni in perenne crisi di maggioranza?
Se sarà necessario credo che da qui a breve nessun collega si tirerà indietro!”.