La Federazione chiede chiarimenti sui criteri dei controlli alle strutture esterne dei pubblici esercizi.
Le strutture esterne che consento agli esercizi che somministrano cibo e bevande di allungare la stagione, esercitare anche fuori i locali l’attività di ristorazione, tornano al centro delle polemiche.
La Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi – del Sistema Confcommercio ha rivolto un esposto al Sindaco e all’assessore alle Attività produttive, al Questore, al Prefetto, al Procuratore della Repubblica e alle Forze dell’Ordine, per chiedere chiarimenti sui criteri con cui si sta procedendo ai controlli sulle strutture esterne dei pubblici esercizi? al fine di rilasciare o rinnovare l’autorizzazione.
Dario Pistorio
Da segnalazioni arrivate da molti operatori del campo della somministrazione, infatti, spiega la Fipe in una nota, d alcune attività vengono richiesti accertamenti tramite il Corpo della Polizia, sezione Edilizia, e della Direzione Urbanistica, mentre, nei confronti di altri esercenti non viene disposto alcun tipo di controllo, procedendo anzi al rinnovo automatico dell’autorizzazione stessa. Un comportamento difforme dunque a fronte di uguali fattispecie.
“Ancora una volta – afferma Dario Pistorio, presidente provinciale e regionale FIPE Confcommercio – ci ritroviamo a chiedere chiarimenti perché non esiste un regolamento che disciplina la realizzazione delle strutture esterne di bar e ristoranti. È difficile per un esercente operare quando non ci sono norme precise a cui attenersi. Ma riteniamo sia altrettanto difficoltoso fare controlli se non ci sono regole da fare rispettare! La prima cosa che abbiamo chiesto all’assessore Lombardo al momento del suo insediamento – continua Pistorio – è stato un incontro proprio per affrontare il tema dehors, inutile dire che stiamo ancora aspettando. Tra le tante problematiche della categoria questa ha priorità su tutte perché queste strutture a corredo delle attività di somministrazione permettono la destagionalizzazione delle attività, con ricadute positive sull’occupazione, sul turismo e sull’economia del territorio”.
L’approvazione urgente del regolamento sui dehors, quindi, è di fondamentale importanza, per questo la Fipe ricorda di aver lavorato negli anni a soluzioni di regolamento che ha poi suggerito all’amministrazione comunale. Purtroppo non si riesce ancora a sedersi attorno a un tavolo tecnico.
“Restiamo in balia del libero arbitrio dei dirigenti comunali – commenta con amarezza Pistorio – , i quali interpretano le linee guida a loro piacimento sulla falsa riga di un regolamento fantasma, in quanto non ne esiste un altro. E nel frattempo le aziende chiudono”.