L’Università chiede di costituirsi parte civile ma i legali degli imputati obiettano l’incompatibilità.
(servizio del 9 marzo 2012)
PROCESSO FARMACIA: ORA É RISCHIO PRESCRIZIONE
Centocinquanta testimoni da ascoltare da parte di una trentina fra difensori degli imputati, difensori delle parti offese e pubblico ministero, per un totale di due udienze al mese. Facendo i conti un po’ alla femminina, non potendo interrogare piú di tre o quattro persone ciascuno per volta, si tratterebbe di circa quaranta udienze soltanto per ascoltare i testimoni, impiegando un lasso di tempo di circa 20 mesi. Dunque la calendarizzazione bimensile decisa dei giudici potrebbe non bastare per evitare la prescrizione (sette anni a partire dal 2007).
É questo il rischio per il processo Farmacia, la cui seconda udienza si terrà domani e che vede imputate per disastro colposo, gestione di discarica abusiva e omissione di atti otto persone fra dirigenti e responsabili della sicurezza dell’Università.
É quindi molto probabile che il sostituto procuratore Lucio Setola, che segue l’inchiesta fin dal suo avvio, chiederà uno sfoltimento del numero delle persone da ascoltare, cosí come pare che sempre domani la Procura produrrà la nuova documentazione relativa agli ultimi esiti delle indagini, non ancora resi noti.
I FATTI
1 – nel giugno 2007, dopo l’invio di un esposto anonimo alla Procura, si comincia a indagare su ció che accade nell’edificio 2 di Farmacia e lo si fa chiedendo alla It Group di Milano, azienda che si occupa di bonifica ambientale, informazioni e documenti sull’attività svolta per conto dell’Università alla Cittadella.
2 – la Procura chiede la documentazione relativa all’Università e la ottiene, anche se in tempi lunghi.
3 – dai carotaggi effettuati nel laboratorio si rileva la presenza di metalli pesanti.
4 – il laboratorio viene sequestrato e la Procura richiede l’incidente probatorio.
5 – si apre un secondo procedimento per le morti sospette.
6 – il padre di Emanuele Patané, giovane ricercatore morto per tumore, deposita il diario in cui il figlio annotava come si svolgeva l’attività all’interno del laboratorio.
7 – si svolge l’incidente probatorio in seguito al quale i tecnici del tribunale rileveranno la presenza di una stalattite di mercurio nel sottosuolo.
8 – il sostituto procuratore Carla Santocono, titolare dell’inchiesta assieme a Setola, viene trasferita. Proseguono anche se a rilento rilievi e acquisizioni da parte della Procura.
9 – vengono emessi gli avvisi di garanzia per i reati di disastro colposo, gestione di discarica abusiva e omissione di atti nei confronti di 13 indagati. Uno, l’ex Rettore Latteri, morirà prima di arrivare al processo, di altri quattro il gup archivierà la posizione, otto verranno rinviati a giudizio.
10 – si svolge la prima udienza del processo rinviata per difetto di notifica, al 9 marzo.