Deluso dall’incontro di ieri con i rappresentanti del Bellini e la sovrintendente Rita Cinquegrana anche il segretario generale Snalv ConfSal.
Dopo la riunione di ieri tra i sindacati e i rappresentati del Teatro Massimo Bellini, la sovrintendente Rita Cinquegrana e il vicepresidente Harald Bonura, è ancora incerto il futuro dei lavoratori stagionali.
Da diversi giorni ormai, i precari dell’Ente lirico, si sono organizzati in presidio permanente al Teatro Sangiorgi e chiedono di essere riassunti.
“Dopo anni di contratti a tempo determinato – dichiara Antonio Santonocito, il segretario generale del Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori e Vertenze – gli stagionali chiedono una stabilizzazione che però non arriva.”
“Siamo profondamente delusi- aggiunge Santonocito, riferendosi alla riunione di ieri – perchè ci aspettavamo una soluzione concreta ed invece siamo di nuovo davanti a un nulla di fatto. Ci avevano detto che avrebbero risolto tutto dopo l’approvazione della finanziaria, ma non è così”.
“È paradossale – dichiara ancora il segretario generale Snalv ConfSal – da una parte la Regione ci dà dei soldi per finanziare il funzionamento del teatro, ma dall’altro non può assumere la gente che lo fa andare avanti. Ci sentiamo presi in giro”.
“I lavoratori – continua il sindacalista – si sentono presi in giro perché solo oggi gli è stato comunicato che la strada da tentare per superare i vincoli che impediscono ogni nuova assunzione, – quella della deroga – deve ancora essere intrapresa.”
“Ma non potevano pensarci prima o subito dopo l’approvazione della finanziaria a chiederla dato che non è un problema nato ieri? Da una parte dicono di avere la volontà di risolverlo, dall’altro il loro temporeggiare dimostra il contrario”.
E Rosario Condorelli, uno dei lavoratori stagionali, ci conferma la delusione per l’incontro di ieri. “Siamo stanchi di questo fare a scarica barile – dice a Catania Pubblica. La legge che blocca le assunzioni non vale per i vecchi contratti – ribadisce ai nostri microfoni – e ammesso e non concesso che sia valida anche per noi è una legge del 2008. Come abbiamo fatto a lavorare in questi anni allora?
Aspetteremo il risultato della riunione definitiva con i rappresentanti del Teatro e la Sovrintendente lunedì pomeriggio – conclude Condorelli – ma se non avremo risposte certe siamo pronti a salire sui tetti del Sangiorgi”.