“E’ la conclusione positiva di un vicenda che avrebbe potuto mettere in ginocchio gran parte della Sicilia e Catania. Siamo riusciti ad evitare un danno gravissimo e inaccettabili disagi per i viaggiatori siciliani e non – afferma Enzo Bianco, in riferimento al cosiddetto ‘Piano Sigonella’ ossia al trasferimento dei voli civili nella vicina base aeronautica, durante il priodo di chiusura dello scalo etneo, che andrà dal 5 novembre al 5 dicembre.
Questa mattina, assieme ai consiglieri comunali Carmelo Sofia e Lanfranco Zappalà (Pd) e Francesco Navarria (Gruppo Misto), Bianco ha incontrato i giornalisti all’aeroporto. Per questo risultato, ha detto, “ringrazio il ministro dell’Interno Cancellieri, che conosce profondamente il nostro territorio e si è spesa affinché si trovasse una soluzione, nonostante non avesse competenze dirette. Così come dobbiamo dire grazie al ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, al capo di stato maggiore dell’Aeronautica militare Giuseppe Bernardis, al ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e il sottosegretario Guido Improta. E ovviamente al presidente dell’Enac Vito Riggio e alla Sac, che dovrà sostenere l’onere finanziario dello “spostamento” dei voli a Sigonella». Ma se sulla questione Sigonella Bianco è soddisfatto, lo è molto meno per ciò che riguarda la copertura delle tratte per Roma e Milano. “Il nostro è il sesto aeroporto d’Italia – prosegue – ma noto che c’è chi pensa ancora troppo poco a Catania. Alitalia ha dato un piccolo segnale di sensibilità con la nuova offerta di voli di Air One, ma sulle tratte per Roma e Milano faccia di più, offra prezzi più competitivi, più voli, servizio più corposo”.
Infine, sulla questione irrisolta del campo rom a pochi metri dallo scalo, questa mattina Bianco ha mostrato un comunicato stampa del Comune di Catania datato 25 maggio 2011. “Stancanelli, ha detto, affermava che la soluzione del campo nomadi a Fontanarossa sarebbe stata temporanea, due-tre mesi al massimo. E che si stava provvedendo ad allestire un campo nella zona di Maristaeli. E’ passato quasi un anno e mezzo e tutto è rimasto come allora. Quella di Fontanarossa è stata amministrativamente una decisione aberrante – denuncia il senatore del Pd – sia per le condizioni igieniche e sanitarie in cui versa il campo sia per la vicinanza all’aeroporto. Per questo lanciamo l’allarme e ci rivolgiamo a tutte le autorità competenti”.