Doveva essere votata ieri, la delibera che riforma il regolamento degli asili nido Comunali, ma la decisione del Consiglio è stata rimandata ad oggi.
Il consigliere Manlio Messina, dopo i primi interventi, ha richiesto infatti una pregiudiziale di rinvio durante il dibattito. La votazione non ha raggiunto il numero legale, pertanto il Consiglio Comunale è stato rimandato alle 17:00 di oggi.
Ieri intanto, il comitato spontaneo in difesa degli istituti fatto di mamme, operatrici di cooperative, maestre e rappresentanti di Catania Bene Comune, era di nuovo in Piazza Duomo per far sentire la propria voce.
Un complesso improvvisato ha suonato una samba a sostegno della protesta, davanti le porte di Palazzo degli Elefanti, mentre i manifestanti cercavano di entrare per assistere al Consiglio Comunale. La polizia municipale li ha fermati alla porta, sostenendo di aver ricevuto precise disposizioni sul numero di partecipanti: l’ingresso non sarebbe consentito a più di trenta persone, per motivi di sicurezza.
“Anche il Consiglio comunale è a numero chiuso, come gli asili nido” ha urlato qualcuno all’ingresso, “ormai se non paghi resti davanti la porta”, ha fatto eco un’educatrice.
Il consigliere Giuseppe Castiglione di “Grande Catania” ha richiesto durante il suo intervento, di aprire le porte ai cittadini: “Non fare entrare i catanesi che vogliono assistere al Consiglio Comunale, è assurdo” ha dichiarato.
Niente di fatto però, la trasparenza è garantita dalla diretta televisiva, hanno sostenuto dalla maggioranza, ma successivamente, quando parte del pubblico che assisteva al Consiglio ha lasciato la sala, il gruppo rimasto fuori in attesa è riuscito a salire.
Presentando la delibera l’assessore Fiorentino Trojano, ha difeso l’operato dell’amministrazione attuale, che avrebbe salvato dalla chiusura gli asili nido, facendo il possibile per garantire le fasce protette con tariffe agevolate e l’istituzione dei tanto contestati “Spazi bambino”. Queste strutture potranno ospitare un centinaio di bambini, che saranno accuditi gratuitamente per 5 ore al giorno, ma senza servizio mensa. “Non un ghetto- ha dichiarato- ma strutture di qualità, che vedranno la presenza di pedagogisti e psicologi”. L’assessore ai servizi sociali ha anche difeso il sistema di accreditamento degli istituti privati, che specifica, dovranno rispondere a standard precisi e non andranno a inficiare la qualità del servizio.
“Con questo progetto- ha continuato l’assessore- le casse comunali risparmieranno circa un milione di euro, si passerà da 520 a 740 bambini assistiti e questo porterà ad aumentare i posti di lavori. Le rette, tanto contestate per gli aumenti, inoltre potranno essere riviste successivamente”.
“Il Comune risparmia sulle nostre spalle” ha urlato a questo punto una mamma dal pubblico.
Durante il suo intervento, anche il consigliere Messina ha criticato aspramente la maggioranza: “Si dovrebbe vergognare di risparmiare un milione di euro sui bambini. Non si parla di bambini come se si trattasse di zavorre o di numeri”. La platea però non ha risparmiato neanche lui: “Ci avete portato voi a questo punto” , lo hanno accusato i manifestanti.
Il Comitato si è dato quindi appuntamento ancora una volta oggi, con cartelli e striscioni, per continuare la lotta in difesa degli asili nido comunali.
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Il Comitato spontaneo a difesa degli asili nido in Piazza Duomo.
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Il comitato a difesa degli asili attende di entrare a Palazzo degli Elefanti.
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Il Comitato a difesa degli asili assiste al dibattito in Consiglio Comunale.
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Cartelli di Protesta in Consiglio Comunale.