Denuncia dell’Ugl che raccoglie una nota dei lavoratori interinali dell’Autorità Portuale di Catania, i quali dichiarano di essere stati defenestrati dal posto di lavoro senza alcuna comunicazione ufficiale.
“È dal settembre 2012 – spiegano nel comunicato – che siamo stati oggetto di
continui attacchi vessatori, con successivo demansionamento nelle nostre opere lavorative” per arrivare, aggiungono, a un effettivo impedimento materiale della prestazione d’opera.
A dire dei lavoratori interinali, infatti, lo scorso 24 ottobre l’accesso agli uffici dove svolgevano il servizio, era bloccato con un lucchetto fissato a terra e che, secondo i portuali, era stato installato con molta probabilità la sera prima su ordine dell’attuale commissario, Cosimo Aiello.
“Al momento della presa visione del divieto di accesso – scrivono nel comunicato – siamo stati cortesemente invitati da un dirigente dell’ente a sostare esclusivamente nella zona di attesa al plesso e di non accedere quindi a nessuna area dell’ente”. A questo sarebbe seguita poi una letterA “discriminatoria, scrivono, verso quei dirigenti rei di averci concesso anche un semplice “cortese” saluto”.
I lavoratori sono quindi rimasti seduti all’ingresso dell’Autorità Portuale, senza però che nessuno si curasse dei requisiti minimi ed elementari di sicurezza che la legge impone presso i luoghi di lavoro per i dipendenti. “Si consente dunque il soggiorno ai cani dei dirigenti, ma si trattano gli impiegati da cani relegandoli all’ingresso”, affermano amareggiati.
A tutt’oggi poi, ribadiscono i lavoratori, non è stata ancora mandata alcuna comunicazione scritta di avvenuta cessazione dell’attività lavorativa, e quindi di conseguente diniego di accesso ai luoghi di lavoro. Da allora, affermano, nonostante le richieste non vi sono stati incontri chiarificatori e adesso dicono “siamo stanchi di essere trattati come se fossimo delle marionette. Speriamo che il nostro appello possa essere preso visione dagli enti e dalle autorità preposte per porre fine a questa inqualificabile telenovela”. Infine concludono “precisiamo che siamo assolutamente amanti degli animali, ma che desideriamo il rispetto oltre che per loro, anche per noi”.