È stato individuato grazie alle telecamere degli operatori della Polizia Scientifica, che lo riprendono mentre raccoglie da terra un fumogeno per poi lanciarlo pericolosamente e con forza verso la curva nord, senza però riuscire a raggiungerla grazie alla rete di protezione esistente tra i due settori.
Si tratta di M.G., palermitano del 1967, con precedenti da stadio e già sottoposto a Daspo, il divieto di accedere alle competizioni sportive, che lo scorso 21 aprile al Massimino,nel corso del derby Catania-Palermo, si è reso responsabile dell’atto che fortunatamente non ha avuto conseguenze.
L’uomo si trovava sugli spalti del settore ospiti, assieme ad altri circa 300 sostenitori palermitani, quando dopo pochi istanti dal goal del pareggio segnato dalla compagine palermitana e pochi minuti prima della fine dell’incontro ha lanciato il fumogeno in direzione della curva abitualmente occupata dai gruppi ultras catanesi.
Le immagini sono state visionate dal personale della Squadra Tifoserie della Digos che è riuscito ad individuare il giovane e durante il deflusso degli spettatori, lo hanno intercettato e identificato.
Il palermitano è stato dunque denunciato all’Autorità Giudiziaria per violazione dell‘art. 6 bis della legge 401/1989, successivamente modificata dalla c.d. normativa antiviolenza negli stadi che, tra i vari comportamenti ritenuti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, punisce anche chi utilizza o lancia fumogeni o petardi all’interno degli stadi, proprio per il pericolo che tali accensione possono costituire per tutti gli spettatori.
Nei suoi confronti è stato avviato nuovamente il procedimento per l’applicazione del Daspo.