Il Gastronomo educato: “Maltagliati con cime di rapa”.
Maltagliati con cime di rapa
Non pretendo di decantare le lodi delle cime di rapa, verdura gustosissima e che si presta a un’ampia varietà di preparazione.
Né, tantomeno, insegnare qualcosa ai lettori campani e pugliesi che, in particolare questi ultimi fanno, del piatto con le orecchiette quasi l’emblema della loro cucina regionale.
Semplicemente intendo suggerire un piatto dalla preparazione veloce e particolarmente saporito che ho provato alcuni giorni addietro con gli ingredienti che mi trovavo in dispensa e con poco tempo a disposizione.
Preparazione
Pulire le cime di rapa, selezionando le foglie e i ciuffi teneri.
Incidere a croce i gambi di questi ultimi.
Lavare e fare soffriggere, con olio e uno spicchio d’aglio, in una padella antiaderente.
Qualche minuto prima che siano cotte, sminuzzare due filetti di acciughe salate a persona.
Togliere l’aglio e coprire.
A parte preparare 100 grammi (per quattro persone) di caciocavallo dolce, tagliato a dadini, un pugno di capperi sotto sale e otto pomodori secchi tagliati a pezzetti.
Mettere a cuocere i maltagliati (ho usato quelli in foto, che così si chiamano nella parte sud-occidentale della Sicilia, ma va bene qualunque tipo di pasta corta, e in primis, le orecchiette) in abbondante acqua non salata.
Cinque minuti prima di fine cottura aggiungere nell’acqua della pasta i capperi, sgrondati dal sale, ma non dissalati. Serviranno, insieme con i pomodori secchi, a salare la pasta, oltre che a condirla.
Tenete la pasta al dente, scolate e versate, insieme con capperi e pomodori nella padella, facendo insaporire.
Servite aggiungendo i dadini di caciocavallo dolce che può essere sostituito da altro formaggio dolce. A mio avviso non va usato il pecorino perché darebbe un sapore troppo forte e piccante.
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