Un’interpellanza al sindaco e al presidente del consiglio comunale affinché si indica l’elezione del Consigliere comunale rappresentante degli extracomunitari.
A chiederlo sei componenti del consiglio comunale, con primo firmatario il consigliere e presidente della commissione Bilancio Niccolò Notarbartolo, e a seguire Ersilia Savarino, Elisabetta Vanin, Sebastiano Arcidiacono, Nino Vullo e Agatino Lanzafame.
“L’art. 10 dello Statuto del Comune di Catania prevede l’istituzione della figura del consigliere aggiunto, eletto direttamente dai cittadini extracomunitari residenti a Catania, con la finalità di perseguire il raggiungimento dell’effettiva parità dei diritti civili dei cittadini extracomunitari residenti nel territorio comunale di fronte alle istituzioni”, scrivono i consiglieri comunali.
“Verificato che l’Amministrazione comunale è inadempiente, non avendo applicato il regolamento approvato con deliberazione del Consiglio Comunale del 18 febbraio 2010”, i firmatari dell’interpellanza sollecitano, “l’Amministrazione a provvedere all’indizione dell’elezione del Consigliere aggiunto rappresentante dei cittadini extracomunitari nel Comune di Catania, predisponendo immediatamente tutti gli atti e gli adempimenti del relativo procedimento preparatorio (tenendo di ciò conto anche ai fini della predisposizione di apposito capitolo nella bozza di Bilancio 2013) e ad avviare formalmente il dialogo con i soggetti e le comunità coinvolte al fine di realizzare un processo partecipato ed inclusivo in cui i partecipanti siano messi nella condizione di esprimere liberamente le proprie identità collettive e di far valere le proprie ragioni”.
Il regolamento che ne disciplina l’elezione, approvato nel 2010, non è mai stato applicato, dicono i sei consiglieri comunali che hanno firmato il documento.