Le due storiche emittenti televisive del Gruppo Ciancio lanciano un appello agli imprenditori locali per valutarne l’acquisizione.
Presenti da oltre un ventennio sul territorio locale hanno raccontato Catania e i suoi protagonisti, adesso per Rete 8 e Telejonica è arrivato lo stop alle trasmissioni.
Le due storiche emittenti catanesi, la cui proprietà è riconducibile direttamente al Gruppo Ciancio, sono state messe in liquidazione.
Il personale – 6 giornalisti, 7 tecnici, e 1 amministrativo – sarà licenziato, dopo aver “subito” tre anni di contratto di solidarietà con una riduzione di ore lavorate che è arrivata quasi al 50 per cento.
A comunicarlo, stigmatizzando questa scelta estrema, l’Assostampa di Catania e la Cisl-Fistel etnea.
I lavoratori, invocano l’aiuto dei sindacati e delle istituzioni, affinché vigilino sulla liquidazione, e lanciano un appello ad imprenditori in grado di potere acquistare l’azienda, radicata nel territorio e con possibilità di rilancio.
“Usciremo di scena – spiegano i dipendenti delle due emittenti televisive, la cui proprietà è direttamente riconducibile al Gruppo Ciancio – lottando silenziosamente. Nessun sit-in, nessuna protesta, nessun blocco stradale. Tutto questo servirebbe a poco. Ci piacerebbe, però, che quanti negli anni hanno avuto una ribalta nei tg e nelle trasmissioni di approfondimento, a partire dai tanti rappresentanti istituzionali, ci facessero sapere cosa ne pensano”.