Secondo una proiezione dei dati Istat nella zona sono 63.000 persone che sanno di avere il diabete mentre altre 20.700 ancora non lo sanno.
Il prossimo 14 novembre si terrà la “Giornata mondiale del diabete” coordinata da Diabete Italia, espressione delle Associazioni fra persone con diabete e delle Società Scientifiche della Diabetologia.
Per tutto il fine settimana del 15 e 16 novembre saranno tanti gli appuntamenti previsti in 500 città di tutta Italia, compresa quella di Catania.
Si terranno incontri di informazione, sarà possibile valutare gratuitamente il proprio rischio di sviluppare questa patologia e parlare con persone e con medici che da tempo vivono e affrontano il problema.
Infatti proiettando i dati regionali Istat 2012, si può stimare che nel capoluogo etneo e provincia 63.000 persone (il 5,8% della popolazione) sanno di avere il diabete (altre 20.700 ancora non lo sanno).
Nel corso degli appuntamenti le associazioni e le Società Scientifiche approfitteranno per chiarire che il diabete in sè non è un costo per la collettività. “Lo diventa – sottolineano gli organizzatori – se le persone non ricevono dalla Regione i supporti necessari per combatterlo e quindi tagliare sui costi dell’assistenza alla persona è controproducente”.
Insomma, spiega Paola Lo Presti Coordinatore della Giornata Mondiale del Diabete per la Sicilia orientale “Le persone con diabete devono avere i mezzi per gestire al meglio il loro diabete: informazioni sulla loro condizione, assistenza specialistica, farmaci e presidi; la maggioranza delle persone con diabete combatte ogni giorno per prevenire malattie e condizioni potenzialmente gravissime per le famiglie e costosissime per la comunità”.
“Se il diabete è ignorato, sottovalutato o gestito male – continuano gli organizzatori – se la persona non è correttamente istruita e motivata, avrà spesso la glicemia alta e questo sul lungo termine potrà portare a dei danni. L’iperglicemia, infatti, danneggia arterie e capillari, moltiplicando il rischio di ictus, ischemie e infarti e provocando col tempo seri danni ai reni, alla vista e ai piedi.
Se la persona con diabete è in grado di sedersi al posto di guida e di ‘pilotare’ la propria glicemia: misurarla, mangiare meno pane e pasta e dolci, più frutta e verdura e fare esercizio fisico, potrà prevenire queste complicanze e ridurrà anche il rischio legato ad altre condizioni che spesso si accompagnano al diabete”.
“I siciliani con diabete – continuano – finora in grande maggioranza hanno fatto così, tanto è vero che, se i casi di diabete sono aumentati in questi anni, il numero di persone finite in ospedale a causa del diabete si è ridotto nella nostra regione del 55% fra il 2001 e il 2010”.
Qui gli eventi di Catania e provincia.