L’incontro è stato organizzato dal CNPA e si è svolto in Piazza Verga davanti il Palazzo di Giustizia.
“È stata la prima di una lunga serie di eventi con cui intendiamo alzare la voce e confessare lo stato di disagio in cui versano migliaia di praticanti e giovani avvocati in Italia” così afferma Andrea Costa praticante avvocato e membro del Consiglio Nazionale Praticanti & Avvocati al termine del primo incontro pubblico del CNPA svoltosi, in Piazza Verga davanti il Palazzo di Giustizia.
Quello che chiedono gli esponenti della categoria, aggiunge Costa, ringraziando tutti i partecipanti tra cui alcuni esponenti del Comitato No Riforma Forense e del Generazione Ypsilon, è “che venga riconosciuto un valore al nostro lavoro”.
Durante l’incontro, esponenti della giovane avvocatura e del praticantato moderati da Marco Sinopoli, anch’egli membro del CNPA, si sono confrontati sui temi fondamentali dell’approccio alla carriera forense da parte dei giovani.
Per il CNPA, sono intervenuti Costa e Valeria Crispi illustrando i progetti in cantiere e quelli futuri: dalla necessità dell’introduzione di un contributo finalizzato alla retribuzione dei praticanti avvocati, finanziato con fondi dell’Unione Europea, all’appello alla firma, da parte di tutti gli esponenti delle organizzazioni politiche, di un disegno di legge per l’introduzione dello stesso contributo a livello regionale. Inoltre i due giovani hanno proposto la modifica dell’articolo 40 del codice deontologico per l’introduzione di un diritto alla retribuzione dei praticanti, nonché l’introduzione di una rappresentanza dei praticanti all’interno dei Consigli dell’Ordine, da cui invece risultano esclusi e non rappresentati.
Per Generazione Ypsilon e per Comitato No Riforma Forense, sono intervenuti rispettivamente Angelo Alù e Giuseppe Condorelli denunciando le storpiature e le aberrazioni della riforma forense ormai approvata con legge 247/2012 e successivi decreti attuativi presentando una petizione – sottoscritta da una cinquantina di persone al termine dell’incontro – rivolta alle istituzioni europee per chiedere una valutazione circa la compatibilità delle disposizioni della nuova riforma forense con la disciplina della libertà di concorrenza UE.
Gli altri partecipanti, tra i quali Ivana Zappalà e Salvatore Palumbo, hanno presentato problemi riguardanti la giovane avvocatura sia dal punto di vista retributivo che dal punto di vista contributivo, con particolare riferimento alla Cassa Forense, il cui sistema prevede il prelievo contributivo nei confronti dei giovani professionisti senza tenere conto delle differenze retributive sussistenti tra i vari avvocati.
Per la classe forense, Goffredo D’Antona, invece ha esposto il punto di vista dei professionisti sul tema.
Infine sono intervenuti anche esponenti politici del Movimento Cinque stelle, quali Gianina Ciancio e Francesco Cappello, e Agatino Lanzafame per Sicilia Futura e praticanti dell’avvocatura dello stato.