Il Tribunale ha accolto 19 richieste di costituzione di parte civile su 34. Soddisfatti l’Università, la Cgil, il Codacons e Cittadinanzattiva, oltre ad alcuni familiari delle presunte vittime del laboratorio di Farmacia.
Sono state escluse invece le persone o i parenti di persone, che hanno frequentato quei locali in un tempo antecedente al 2004, cioè anteriormente al periodo in cui sono inquadrati i fatti ascrivibili agli imputati, ossia disastro colposo, gestione di discarica abusiva e omissione di atti.
Fra questi anche il padre e il fratello di Emanuele Patané, il ricercatore morto nel 2003 per neoplasia polmonare, il cui diario fece esplodere il caso ed aprire il secondo filone dell’inchiesta quello per omicidio e lesione colpose. Nulla di negativo secondo Santi Terranova, legale, fra gli altri, anche della famiglia Patanè.