Accade in via Di prima e in via Sturzo, denuncia il presidente della Municipalità Centro e dice cominciamo col sanzionare i clienti.
Una zona di frontiera a pochi passi dal centro storico, dove chi si lamenta dei disagi si ritrova “sfortunatamente”, il citofono e la carrozzeria della macchina dannegiata.
Questo quanto i residenti di via Di Prima e via Luigi Sturzo sono costretti a causa della presenza di prostitute, in costante aumento, che offrono indisturbate i loro servigi appena cala la sera; un mercato del sesso, quello che si svolge a pochi passi da San Berillo, consumato tra le auto e all’interno degli androni dei palazzi circostanti.
A farsi portavoce dei residenti della zona è il presidente della municipalità “Centro” Salvatore Romano che ha raccolto le lamentele degli abitanti e dei commercianti del rione che ancora non vogliono rassegnarsi a vivere in tali condizioni.
“Decine di persone” – spiega Romano – “sottolineano come per loro il piano di riqualificazione del territorio non ci sia mai stato”.
“L’intera zona di Corso Sicilia” – prosegue il presidente – “necessita di un progetto di riqualificazione radicale e non di vivere ancora in una situazione di estremo abbandono dove si è sempre a rischio minacce, scippi e rapine. In particolare Via Sturzo e via Di Prima sono luoghi “off limits” per i residenti che dai loro balconi ogni sera sono costretti ad ammirare uno spettacolo fatto di urla e schiamazzi dovuto alle prostitute che litigano e si contendono un pezzo di marciapiede oppure un cliente”. Per cominciare a fermare questo problema si potrebbe partire il sanzionare tutti quei clienti che si fermano in via Di Prima e in via Sturzo per contrattare con le lucciole”.
La proposta è appoggiata anche dal consigliere Giovanni Amato e dal resto della circoscrizione, perché il Corso Sicilia ritorni ad essere vivibile e sicuro attraverso un progetto di riqualificazione radicale.
“Un decoro” – chiarisce Romana – “che passa anche dal fornire aiuto ai tanti senza tetto che vivono dall’altra parte della strada. Poveri disperati che dormono sotto i portici e che presto saranno costretti a fare i conti con il freddo invernale. Uomini e donne che hanno bisogno di ricevere accoglienza e un luogo riparato dalle intemperie”.
“Rivolgo” – conclude il presidente della Municipalità del Centro – “un invito preciso all’amministrazione comunale per varare un piano di sicurezza radicale che diventi operativo il prima possibile. Ormai il periodo dei sopralluoghi e delle conferenze dei servizi è finito: è tempo di fatti concreti”.