Numerosa la partecipazione dei professionisti di Paternò all’incontro territoriale organizzato da Reset_Ing, gruppo di ingegneri e di associazioni che intendono rinnovare profondamente l’Ordine professionale e il suo rapporto con gli iscritti.
Di trasparenza, innovazione, cambiamento hanno parlato i rappresentanti del comitato promotore, i consiglieri uscenti Antonio Leonardi e Lucilla Aiello, ma anche uno degli esponenti dei professionisti di Paternò, Uccio Ciatto che ha ricordato: “Il nuovo decreto sull’ordinamento professionale presuppone un nuovo Ordine, che sia più alla portata di tutti e che non si appiattisca solo sulle posizioni di Catania”. Anche Pietro Furnari, sempre di Paternò ha sottolineato come la presenza dell’Ordine in provincia sia uno dei punti fondamentali del programma Reset_Ing.
Carmelo Sapienza, originario di Paternò, ha citato poi numeri molto interessanti: “Nel settore dell’energy storage da qui al 2020 si stima un mercato da 4 miliardi di euro, per la sola Italia, mentre nell’area dei prosume e microgrid, se partisse il mercato del retrofit, il mercato potenziale è da 12 miliardi di euro. È in questi settori che dobbiamo investire in formazione”.
Nel corso del dibattito il comitato promotore del gruppo ha illustrato i punti cardine del proprio programma in vista delle imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine, ma soprattutto ha sollecitato la platea a fornire idee e proposte aggiuntive e migliorative, per integrarlo con le esigenze del territorio. Questo proprio per eliminare la distanza tra la struttura ordinistica e gli ingegneri della provincia che è stata sottolineata da Nino Triscari, presidente dell’associazione locale Giga, che ieri ha affermato: “A livello di associazione ci sentiamo abbandonati da Catania, non abbiamo mai avuto un incontro con i consiglieri uscenti ma in futuro sarà necessario farlo”.
Numerosi gli interventi che si son susseguiti da parte di giovani ingegneri come Giuseppe Mammana che ha detto “Stiamo scommettendo su un programma innovativo e avremo modo in questi 4 anni di mettere in campo azioni per dare risposte concrete agli ingegneri”, mentre Salvo Messina ha ricordato la necessità per i giovani di sentirsi tutelati dall’Ordine ed Enrico Cavalli, di 28 anni, ha spiegato “Metto la faccia in questo progetto perché lo ritengo un’esperienza di servizio nei confronti di quei colleghi con cui mi sono inserito nel mondo della professione, in un momento molto complicato”.