Fervono in città i preparativi per le celebrazioni in onore di Sant’Agata, che ogni anno coinvolgono centinaia di migliaia di persone, tra fedeli e visitatori. Anche per questa edizione è stato presentato un calendario fitto di eventi: mostre, concerti, rappresentazioni, che accompagneranno gli appuntamenti liturgici.
Il velo della Santa, che secondo le leggende ha in più occasioni salvato la città dalla lava dell’Etna e da altre calamità naturali, ha già cominciato il suo pellegrinaggio attraverso le parrocchie del capoluogo etneo domenica 12 gennaio e il prossimo sabato 25 gennaio farà tappa in Basilica Collegiata.
Il 1 febbraio avrà quindi inizio la tradizionale Fiera di Sant’Agata che quest’anno è stata spostata di location da Piazzale Sanzio al Porto, dove sarà visitabile fino al 5 febbraio. È comunque il 3 febbraio che si comincia a entrare nel vivo della festa, con la tradizionale processione per l’offerta della cera a cui partecipano tutte le autorità civili, militari e religiose. Il corteo, aperto dalle undici candelore, parte dalla Chiesa di Sant’Agata alla Fornace in Piazza Stesicoro, sorta proprio nel luogo in cui è stata martirizzata la patrona di Catania, per raggiungere, attraverso la via Etnea, la Cattedrale. Attesissimi i fuochi “da sira o tri” in Piazza Duomo.
Il 4 febbraio, già all’alba, i devoti che indossano il tradizionale “sacco” bianco, si riversano in Cattedrale per la “Messa dell’aurora”. Prima della celebrazione, il busto della Santa, viene posizionato sul fercolo, in dialetto “a vara”, e salutato dai fedeli che sventolano un fazzoletto bianco verso l’alto. Alla fine della liturgia comincia il giro della Santuzza per le vie della città: si parte da Porta Uzeda, per proseguire in Via Dusmet, per poi raggiungere Piazza Stesicoro, dopo una pausa in piazza Carlo Alberto, davanti al Santuario della Madonna del Carmine. Dopo l'”acchianata de’ Cappuccini”, il fercolo raggiunge la Chiesa di Sant’Agata la Vetere, dove la processione si ferma per alcune ore.
La sera, dopo una messa nella piccola Chiesa, la Santa ricomincia il cosiddetto giro esterno della città attraverso via Plebiscito, via Vittorio Emanuele, piazza Risorgimento, via Aurora, via Palermo, piazza Palestro, via Garibaldi e Via Dusmet, per rientrare al Duomo da Porta Uzeda, all’alba del 5 febbraio.
Dopo la messa, celebrata la mattina, ricomincia il pellegrinaggio della patrona per le vie della città. La processione, aperta dalle candelore in festa, attraversa lentamente Via Etnea mentre migliaia di cittadini inneggiano la formula ormai famosissima: “Tutti devoti tutti. Cittadini viva Sant’Agata”.
Si prosegue, sempre il cinque febbraio, con lo spettacolo pirotecnico in Piazza Borgo, che negli ultimi anni avviene a tarda notte, per poi prepararsi al momento più atteso: quello in cui la “vara” viene trainata dai fedeli per la salita di Via San Giuliano. La tradizione vuole che sia di buon auspicio per i catanesi, riuscire a percorrere la salita senza interruzioni, ma dopo il grave incidente del 2004, in cui perse la vita il giovanissimo Roberto Calì, per motivi di sicurezza, è stato proibito di correre durante la salita.
Il fercolo rientrerà in Cattedrale la mattina del 6 febbraio percorrendo Via Crociferi, dopo la tradizionale sosta davanti ai cancelli del monastero delle Benedettine, per ascoltare il canto delle suore.
Tre giorni importantissimi per la città, che dovrà organizzarsi al meglio per gestire i festeggiamenti in sicurezza. Ieri l’assessore alla Protezione civile Luigi Bosco ha presieduto nella sede dell’Assessorato un tavolo tecnico per approfondire il tema della pianificazione del soccorso sanitario nei giorni delle celebrazioni in onore della Patrona di Catania. Alla riunione hanno preso parte, tra gli altri, il consulente per la Sanità del Sindaco di Catania Francesco Santocono e il direttore del Sues 118 del distretto Catania-Siracusa-Ragusa Isabella Bartoli, affiancata da Giovanni Priolo, referente Sues per le grandi emergenze e da Mario Patané, referente per l’Asp 3. Al tavolo, inoltre, erano presenti Salvatore Fiscella per il servizio di Protezione civile del Comune di Catania, Carmine Rosati per il coordinamento del volontariato, nonché i rappresentanti di Misericordia, Croce Rossa Italiana, Esaf/Gve, Fir-Cb Club 27 e dell’associazione Psicologi per i popoli. Nel corso della riunione sono state evidenziate e analizzate criticità e possibili soluzioni nella pianificazione del Soccorso per rendere la festa quanto più possibile sicura sotto questo profilo. L’anno scorso complessivamente i volontari impiegati, considerate le varie turnazioni, sono stati circa 1.300, oltre al personale comunale, dei vigili del fuoco e sanitario specializzato, le forze dell’ordine e i vigili urbani che hanno agito ognuno secondo le proprie competenze.
Per altre info, notizie e curiosità sulla festa di Sant’Agata potete consultare la pagina fb del Circolo Cittadino Sant’Agata o la sezione del sito del Comune di Catania, dedicata alla Santa Patrona.