Instagram, Facebook, Twitter, come i cittadini digitali seguono le celebrazioni della Patrona.
di Chiara Carbone
Che Sant’Agata fosse entrata nell’epoca del 2.0 l’avevamo capito quando il mese scorso in Cattedrale è stata presentata la sua app ufficiale.
La devozione negli ultimi anni infatti non si manifesta solo con i ceri, ma anche a suon di hashtag e si moltiplicano nei principali social network gli spazi dedicati alla festa.
Quando il fercolo esce dalla Cattedrale, si può notare come ormai non siano solo i fazzoletti bianchi ad essere innalzati al cielo. Fedeli e curiosi non possono non usare lo smartphone per catturare i momenti clou della tre giorni.
Per chi non è potuto ritornare in città a vivere la festa basta quindi digitare l’hastag #santagata su Instagram per trovarsi di fronte a più di 9000 foto, o il più originale #semututtidevotitutti, ispirato alla formula ripetuta durante la processione, che è stato usato più di 450 volte.
C’è un po’ di tutto, dai selfie con il sacco bianco in via Etnea, alle olivette, al torrone, ai momenti della processione, fino alle candelore e diversi video dei tradizionali “fuochi del tre”. La festa non è più solo vissuta, ma raccontata, condivisa minuto per minuto, non solo con gli amici, ma potenzialmente con il mondo.
Su facebook sono diversi gli account ufficiali e non, nati per seguire le celebrazioni online.
La pagina ufficiale della “Basilica cattedrale” ha raggiunto 5045 piace, mentre la pagina “Festa di Sant’Agata” ha superato i 14.000 fan.
E per trovare la festa della santa raccontata in 140 caratteri basta spostarsi su Twitter.
Qui è nato l’account @unnieasanta perchè “Un catanese vero – scrivono – segue a’festa dal 3 al 5 domandandosi: Unni e’ a’ Santa?”.
Lo scopo è seguire gli spostamenti del fercolo in diretta grazie ai contributi degli utenti che postano tweet e foto, segnalando la posizione della “vara” usando l’hastag #unnieasanta.
E allora ancora una volta W Sant’Agata!