È un progetto del servizio di polizia ferroviaria per spiegare ai giovani i rischi presenti nello scenario ferroviario e diffondere la cultura della legalità.
Si chiama “Train… to be cool” per il doppio significato del termine inglese train che vuol dire “treno” ma anche formazione, allenamento, o educazione, mentre cool vuol dire forte, in gamba e anche alla moda.
È quindi un modo con cui la Polizia Ferroviaria intende usare lo strumento del treno, da sempre simbolo di libertà e avventura, per stimolare nei giovani la consapevolezza dei rischi presenti nello scenario ferroviario e diffondere tra loro la cultura della legalità e della sicurezza, sensibilizzandoli ad adottare comportamenti responsabili per la propria e altrui incolumità.
Il progetto, ideato dal Servizio di Polizia Ferroviaria del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno è stato completato ieri alla stazione di Catania dove gli alunni dell’Istituto Comprensivo statale “A. Narbone” di Caltagirone, hanno concluso il percorso iniziato a scuola.
Dopo un primo ciclo di incontri, durante i quali ai ragazzi sono state spiegate le finalità dell’osservanza delle norme di corretto comportamento in ambito ferroviario, mediante l’utilizzo di video didattici e di casistica reale sulle conseguenze delle distrazioni e dei comportamenti non corretti in prossimità di linee ferrate e delle stazioni, la parte pratica è stata realizzata mediante un incontro didattico/ricreativo con la Polizia Ferroviaria di Catania a bordo di un treno con 220 allievi e relativi accompagnatori, grazie anche alla collaborazione delle Ferrovie che, per la speciale ed eccezionale, occasione hanno messo a disposizione il materiale rotabile adeguato per il trasporto dei ragazzi e il personale specializzato che ha provveduto a completare la formazione con nozioni di settore.
Sono ancora ben presenti, spiegano gli agenti, gli echi del tragico gioco del selfie sui binari, costato la vita a un giovane calabrese. Ma sono molti gli atteggiamenti che possono rivelarsi fatali, dall’uso di cuffie per ascoltare la musica all’attraversamento dei binari per non utilizzare il sottopassaggio, dal sedersi sulla banchina (il marciapiedi in prossimità del binario) all’oltrepassare la linea gialla di sicurezza: azioni pericolose e troppo spesso sottovalutate.