Ordinanza antibivacco: la richiesta delle associazioni, sia revocata
I firmatari della richiesta chiedono inoltre l’apertura di nuovi Centri di Accoglienza.
Una trentina di associazioni e un gruppo di cittadini chiedono formalmente al sindaco Pogliese la revoca dell’ordinanza 89 del 4 luglio scorso, che prevede “il divieto di bivaccare specie nelle aree del centro cittadino, anche per l’intera notte, all’aperto, con sedute e ricoveri di fortuna……utilizzando oggetti di varia natura, come cartoni, coperte, scatoloni, materassi…” imponendo a chi viola l’ordinanza multe che vanno da 50 a 300 euro.
Viviamo in un oscuro periodo, scrivono in un comunicato, caratterizzato da linguaggi di odio e da atti apertamente razzisti, la chiusura dei porti italiani alle navi delle ONG è l’ennesimo atto di ostilità contro donne uomini e bambini in fuga da fame e guerre, ostilità che spesso causa la morte in mare o il ritorno forzato ai centri di tortura e detenzione in Libia.
L’ordinanza 89 emanata dal sindaco Pogliese lo scorso 4 luglio si inserisce in questo clima di intolleranza contro le donne e gli uomini, italiani o stranieri, più poveri della nostra società”.
Secondo i firmatari il disagio sociale di una grande fascia di cittadini e cittadini
non può essere affrontato come problema di ordine pubblico o di decoro urbano.
“Catania, aggiungono, è una città che negli ultimi anni ha visto aggravarsi le situazioni di povertà assoluta, con la crescita del disagio sociale ed economico. Parliamo di donne e uomini che vivono senza una casa, senza un lavoro e un minimo sostentamento economico, spesso senza cibo e senza assistenza sanitaria, senza quindi i più elementari diritti umani”.
E concludono
“Noi pensiamo che sia dovere del Sindaco di Catania farsi carico dell’apertura di nuovi Centri di Accoglienza per le italiane e gli italiani, per le straniere e gli stranieri che vivono in condizioni di estrema povertà, in modo da garantire un rifugio per la notte, l’utilizzo dei servizi igienici ed un pasto caldo. Per questo chiediamo la revoca dell’ordinanza 89 e l’attuazione di una politica di accoglienza e inserimento sociale anziché una politica di esclusione e accanimento verso le fasce più deboli della nostra città”.
Le associazioni e i cittadini sottoscrittori della revoca:
EMERGENCY GRUPPO TERRITORIALE DI CATANIA
LIBERA CATANIA
C.O.P.E.
RETE ANTIRAZZISTA CATANIA
PUNTO PACE PAX CHRISTI CATANIA
A.N.P.I. PROV.LE CATANIA
LILA CATANIA
UDI CATANIA
MANITESE SICILIA
COBAS-SCUOLA CATANIA
RETE WELCOME TO EUROPE
SUNIA CATANIA
LA RAGNATELA
LA CITTA’ FELICE
FEMMINISTORIE
OFFICINA REBELDE
IDEE A CONFRONTO
CITTA’ INSIEME
BORDELINE SICILIA
G.I.T. BANCA ETICA SICILIA NORD EST
AGESCI ZONA ETNEA COMITATO DI ZONA
NON UNA DI MENO CATANIA
COLLETTIVO FEMMINISTA RIVOLTA PAGINA
I SICILIANI GIOVANI
CHIESA CRISTIANA EVANGELICA BATTISTA, VIA CAPUANA
CHIESA EVANGELICA VALDESE
Lucia Sciacca
Luciano Nigro
Maria Di Benedetto
Padre Gianni Notari
Francesco Patanè
Angela Giarizzo
Giuliana Grasso
Giovanna Crivelli
Matteo Iannitti
Anna Marsullo
Irina Cassaro
Sara Crescimone Messina
Giuseppe Castorina
Rosaria Costanzo
Angelo Villari
Concetta Raia
Claudio Longhitano
Giusy Milazzo
Irina Zisa
Concetto Venti
Maria Brunilde Zisa
Davide Carnemolla
Domenico Stimolo
Elio Bosco
Maria Sangiorgio
Ada Mollica
Anna Di Salvo
Maria Luisa Barcellona
Silvia Palermo
Giuseppina Guarnera
Rosario Spina
Nino Longhitano
Giusy Clarke Vanadia
Giovanni Caruso
Giuseppe Maria Andreozzi
Francesca Andreozzi
Maria Teresa Ciancio
Salvatore Blandini
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