Amt: motivazione sospensione premi produzione non convince gli autonomi
Secondo Fast Confsal e Orsa i tagli al Tpl non giustificano la scelta di La Rosa: “Dimenticati crediti nei confronti del Comune”.
È una guerra di numeri, quella che si profila tra i sindacati Fast Confsal, Orsa e il presidente dell’Amt Puccio La Rosa. Le motivazioni fornite dall’azienda, sulla chiusura della contrattazione di secondo livello, che avrebbero portato ad un incremento salariale dei lavoratori della partecipata del Comune di Catania, si basano sui tagli di 11 milioni di euro al comparto Tpl da parte della Regione Sicilia e non hanno convinto gli esponenti del sindacato.
Secondo il segretario provinciale Giovanni Lo schiavo e Armando Alibrandi, segretari provinciali rispettivamente di Fast Confsal e Orsa, La Rosa, non starebbe tenendo in considerazione il mantenimento del contributo regionale di 157 milioni di euro e dei crediti, pari a 20 milioni, che la partecipata vanta nei confronti del Comune di Catania, socio unico della Amt.
Secondo i due segretari provinciali, “La determinazione assunta dal Cda della partecipata e dal suo presidente, ha tutto il sapore di voler prendere tempo a scapito dei lavoratori della Amt, che oramai hanno visto vanificate le loro legittime aspettative, tramite un accordo di secondo livello affossato dalla Società”.
“Un articolato ragionamento – continuano i due segretari – sviluppato dalla società per escludere dalla trattativa i sindacati autonomi Fast Confsal e Orsa, con la scusa subdola, di non essere firmatari dei CCNL e di accordi aziendali di secondo livello applicati all’unità produttiva di Amt”.
Lo Schiavo e Alibrandi hanno continuato: “Malgrado la loro intenzione, per lasciarci fuori dalla trattativa, avendo noi avviato la prima fase della procedura, prevista dalla vigente regolamentazione, siamo stati convocati nelle giornate del 2 e 3 maggio. In quella occasione, il presidente La Rosa, dovrà affrontarci “de visu”e sarà l’occasione utile per stabilire un percorso condiviso che va a salvaguardia degli interessi dei lavoratori e della stessa Amt, oppure saremmo costretti ad andare verso lo sciopero, anche se non è nostra intenzione arrivare a ciò. Ma questo dipende solo ed esclusivamente da La Rosa e dal Cda”.
“I lavoratori associati con la Fast e Orsa – hanno concluso Lo Schiavo e Alibrandi – non sono i figli di un Dio minore e anche a loro, deve essere data la possibilità di essere degnamente e compiutamente rappresentati, com è giusto che sia, nelle sedi competenti e dunque anche in Amt”.