di Chiara Carbone.
Dopo mesi di assemblee, proteste in musica e scioperi, sembra che i lavoratori del Teatro Bellini e gli abbonati, possano tirare un sospiro di sollievo.
La stagione lirica, ad oggi, non è ancora partita a causa dei problemi di bilancio, ma con la recente approvazione della finanziaria da parte dell’Ars, si potrà finalmente avviare la programmazione .
Stanotte, dopo una lunghissima seduta, il parlamento siciliano ha infatti approvato la manovra che prevede l’istituzione di un Fondo regionale per lo spettacolo e lo stanziamento di 14.872.000 di euro per i teatri siciliani.
“Notizie incoraggianti per i lavoratori del Bellini- ha dichiarato a Catania Pubblica il segretario generale di Fistel-Cisl Antonio D’Amico- che dimostrano la volontà da parte del governo siciliano di mantenere le promesse fatte nei mesi scorsi”.
Di grande importanza soprattutto l’introduzione del cosiddetto “esercizio provvisorio” che permette di poter usufruire dei finanziamenti, anche in caso di problemi col bilancio degli anni precedenti, in modo che la cattiva amministrazione del passato non possa più bloccare le attività del Teatro.
“Anche per il Teatro Stabile – ha continuato D’Amico- non è stato operato alcun taglio rispetto all’anno precedente e sono stati stanziati 2.100.000 €. La lotta di questi mesi dei lavoratori e dei sindacati, ha convinto a puntare sulla cultura.”
Si aspetta adesso la nomina del Consiglio d’amministrazione e del Commissario, che dovrebbe avere pieni poteri di procedere anche con la programmazione.
Intanto, il 24 dicembre, sono stati pagati gli stipendi arretrati di settembre, ottobre e novembre: “Una boccata d’aria, dopo mesi difficili, per i lavoratori, che adesso vogliono solo poter ripartire”, ci dice D’Amico.
“Infine- ha concluuso il segretario di Fistel-Cisl- faremo tutto il possibile per recuperare i concerti persi per gli abbonati”. Il pubblico del Bellini in questi mesi ha infatti dimostrato grande solidarietà nei confronti degli artisti, sostenendoli in tutte le manifestazione di protesta.