• Contatti
  • Pubblicità

Sign In

Enter your Username and Password

Forgot Password?

Sign Up

Fill the given fields for singing up

La città sul web

Sign In
  • Home
  • Notizie
    • Cronaca
    • Cronaca Nera
    • Politica
    • Cultura
    • Sport
      • Calcio
  • Rubriche
    • Il Gastronomo educato
    • A Rubrica du zu Turi
    • Musica
  • Appuntamenti
  • Segnala alla redazione

Time-Out: otto arresti per associazione per delinquere di stampo mafioso. VIDEO

14 July 2015

Pubblicato il: 14 July 2015 alle 11:29 am

Duro colpo agli Scalisi, operanti in territorio di Adrano e alleati della famiglia catanese Laudani.

Da detenuto continuava a mantenere la leadership dell’associazione di stampo mafioso, che gestiva dettando dal carcere le disposizioni per mantenere il controllo delle attività illecite nel comprensorio adranita.

Si tratta del il boss Giuseppe Scarvaglieri, classe 1968, conosciuto come “Pippu ‘u zoppu”, che visto che le indagini avevano coinvolto direttamente anche la madre Carmela Scalisi, il fratello Antonio Scarvaglieri, ed altri congiunti, nonché i soggetti più rappresentativi della sua consorteria criminale – aveva maturato un cambio di strategia, preferendo mantenere defilati dalla gestione del sodalizio i propri familiari.

Aveva quindi designato come responsabile operativo Giuseppe Santangelo, deceduto per cause naturali il 20.8.2014, che in attesa della scarcerazione, godeva dell’appoggio di altri soggetti tra cui Gaetano Di Marco ‘figlioccio’ di Scarvaglieri, che divenne il referente del gruppo.

Le indagini, avviate nel maggio 2011 e conclusesi nell’aprile 2012, hanno permesso di monitorare le dinamiche interne alla cosca – che aveva subito un duro colpo a seguito dell’operazione di Polizia “Terra Bruciata”, condotta il 29 aprile 2009 dagli ufficiali di Polizia, in esecuzione a due distinti provvedimenti di fermo di indiziato di delitto, emessi dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania, nei confronti rispettivamente di 12 affiliati del clan Santangelo e di 15 affiliati del clan Scalisi.

Le risultanze investigative hanno evidenziato lo stato di fibrillazione presente in seno al gruppo, dovuto proprio all’assenza momentanea di un leader all’altezza di reggerne le fila, motivo per il quale la stessa famiglia Laudani di Catania era direttamente intervenuta affiancando al Di Marco un proprio referente.

Nel corso delle indagini è stato individuato un tentativo di estorsione in danno di un imprenditore impegnato nei lavori di risistemazione della S.P. 231, il quale aveva subito il danneggiamento di un mezzo meccanico di proprietà dell’azienda, in relazione al quale in data 28 dicembre 2011 erano stati tratti in arresto, in flagranza di reato, Davide Di Marco e Massimo Di Guardia.

All’alba di oggi, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, la Polizia di Stato ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa lo scorso 9 luglio dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti dell’organizzazione mafiosa Scalisi, operante in territorio di Adrano, alleata della famiglia catanese Laudani. Nello specifico si tratta di:

Giuseppe Scarvaglieri, (cl.1968), inteso “Pippu ‘u zoppu”, pregiudicato, già detenuto per altra causa;

Pietro Maccarrone, (cl.1969), inteso “Fantozzi”, pregiudicato, Sorvegliato Speciale di P.S., attuale reggente della cosca,;

Francesco Coco, (cl.1977), inteso “Ciccio mafia ”, pregiudicato, già detenuto per altra causa; Alfio Di Primo, (cl.1967), inteso “Pisciavino”, pregiudicato, già detenuto per altra causa; Pietro Severino, (cl.1957), inteso “ ‘u Trummutu”, pregiudicato, già detenuto per altra causa; Gaetano Di Marco, (cl.1962), inteso “Caliddu”, pregiudicato, tutti elementi di rango apicale del gruppo;

Massimo Di Guardia, (cl.1986), pregiudicato, già detenuto per altra causa;

Davide Di Marco, (cl.1987), pregiudicato, già detenuto per altra causa;

ritenuti tutti responsabili del reato di associazione per delinquere di stampo mafioso, con l’aggravante di essere l’associazione armata, e Gaetano Di Marco anche di tentata estorsione.

Tra i destinatari della misura figurano Pietro Maccarrone, attuale reggente della cosca, ed altri quali Pietro Severino e Francesco Coco, nonché Gaetano Di Marco e Alfio Di Primo.

L’operazione è stata denominata “Time-Out”, è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia ed eseguita dalla Squadra Mobile – Sezione Criminalità Organizzata e dal Commissariato di P.S. di Adrano.

20150714-122751.jpg

20150714-122804.jpg

20150714-122821.jpg

20150714-122843.jpg

20150714-122859.jpg

20150714-122909.jpg

20150714-122924.jpg

20150714-122940.jpg

20150714-124803.jpg

Articoli correlati:

Via Capo Passero: tentato omicidio per l’accesso a un garage. Arresti: presi due giovani che avevano rapinato una tabaccheria. VIDEO Adrano: sorvegliato speciale deteneva eroina per spaccio.

Condividi questo articolo

  • Posted by Redazione
  • Cronaca Nera, Notizie
  • adrano, arresti, associazione per delinquere di stampo mafioso, attività illecite, boss, catania, catania informazione, catania informazioni, catania news, catania notizie, catania pubblica, catania tg, cataniapubblica, indagati, info catania, info sicilia, informazione catania, informazioni catania, investigazioni, Laudani, news catania, notizie catania, notizie sicilia, polizia di stato, Scalisi, sicilia news, sicilia notizie, tg, tg catania, time out, tribunale di catania, web tg, web tg catania, web tv, web tv catania
  • 0 Comment

Lascia un messaggio

Cancel reply

  • Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

    FEATURED VIDEO GALLERY
    • Il Gastronomo educato: Arancini al ragù. VIDEO RICETTA

      8 April 2020

    • Asse dei servizi: terribile incidente stradale. Sei feriti gravi

      21 July 2019

    • Furti di rame: polizia ferroviaria scopre una vera e propria centrale di ricettazione

      11 July 2019

    • Università Bandita: 27 concorsi truccati. Sospeso il rettore Basile

      28 June 2019

    • Porte aperte Unict 2019: dal 16 giugno al 2 agosto 70 eventi in città

      3 June 2019

    • Aumento tributi: Barresi “interroga” l’amministrazione. Dov’è la caccia agli evasori?

      30 March 2019

    ADV

    Newsletter

    Inserisci la tua mail:

    Delivered by FeedBurner

    I nostri Social

    Contatti

    126, Via Ingegnere
    Catania.

    +39 338 289 8511 - whatsapp

    Manda i tuoi video e le tue foto a....

    info(at)cataniapubblica(dot)tv

    Privacy

    Catania Pubblica Tg è una testata registrata al Tribunale di Catania nº 11/2012 - Direttrice responsabile: Elisa Catanzaro - Editrice: TreDcomunica

    Shares
    Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Navigando nel sito accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra.OkLeggi di più