Il sindacato Usb è sul piede di guerra: “Il nuovo contratto di lavoro è una beffa! Non abbiamo neppure l’assicurazione Inail”.
Convenzioni boschive ancora da definire, in un territorio fortemente caratterizzato dall’incuria e pulizia del “verde”, carenza cronica del personale, costretti a doppi turni da 24 h, presenza ad eventi mondiali , come il G7 Taormina, ancora non retribuita, buoni pasto latitanti dal 1 gennaio.
Sono queste le rivendicazioni dei Vigili del fuoco che alzano la voce per ricordare “che i diritti del corpo piu amato dello stato, sono stati calpestati e nascosti sotto il tappeto”.
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Ieri dunque giornata di protesta con un sit tenutosi davanti la sede centrale del comando etneo in via Cesare Beccaria 13, con a capo Carmelo Barbagallo dell’esecutivo regionale Usb VV.FF.
“Le tematiche – hanno detto i manifestanti- sono sempre le stesse ma nel tempo aumentano di gravitá e si definiscono “dimenticati dai manager che dovrebbero gestirlo, invisibili ai politici fino alle prossime elezioni”.
“Ricordiamo il contratto beffa – hanno sottolineato inoltre dal sindacato – che, non ha previsto l’assicurazione Inail, tutela legale ed ha escluso dalla specificità i vigili del fuoco con anni di servizio da 0 a 14”.
La protesta – spiegano a Catania Pubblica – è nata a seguito delle mancate risposte ai tragici fatti del 20 marzo in via Garibaldi.
“Chiediamo più sicurezza, ci dicono, per noi e i cittadini, soprattutto in vista dell’approssimarsi della stagione estiva”.
Il problema del continuo calo di organico li preoccupa non poco, ogni anno diminuiamo spiegano, a Catania e Provincia siamo sotto di un centinaio di unità già da diversi anni e rispetto all’anno scorso siamo diminuiti ancora passando da 300 a 270 persone che devono occuparsi di Catania e provincia.
Intanto per il prossimo 9 maggio si attende lo sciopero regionale del comparto.